Prima li porta in un Covid hotel dove risiedono persone in isolamento affette da Coronavirus, e poi ci ripensa. Giornate a dir poco convulse in Campidoglio, a Roma, dove l’amministrazione di Virginia Raggi entra in conflitto con la Regione Lazio per aver trasferito nel Covid hotel alcune famiglie Rom che non avevano bisogno di quarantena, ma di un alloggio.
Sono le famiglie rom del campo di Castel Romano che Virginia Raggi sta provando da anni a delocalizzare.
Ma alla Regione e anche all’Asl territoriale, è risultato alquanto improprio e non conforme ai protocolli sanitari collocare delle persone sane in un Covid hotel che in questo momento ospita persone affette da Coronavirus.
Così, dopo la diffida dell’assessore regionale alla Sanità Alessio D’Amato, i mezzi del comune dediti alle attività sociali della Capitale si vanno a riprendere il gruppo di 20 rom per collocarli in una struttura più idonea per tutti.
L’assessore D’Amato ha affermato: “Prendo atto della nota della struttura ricettiva Covid che dichiara che ‘non è più presente alcuna persona proveniente dal campo di Castel Romano’ e che ‘la modalità di invio da parte del Comune di Roma non era conforme ai protocolli operativi e che loro erano stati tratti in errore dalla mail inviata dallo stesso Comune di Roma”, lo riporta il Roma Today.
La polemica della Lega
E mentre Roma è in piena campagna politica prelettorale, anche se le amministrative sono state spostate all’autunno, interviene la consigliera regionale della Lega Laura Corrotti che sulla questione dei Rom condotti in un Covid hotel afferma:
“L’evoluzione della situazione dello sgombero dei rom di Castel Romano evidenzia come quella di ieri sia stata solamente una scelta della Raggi dettata da tempistiche elettorali per poi inserirli, senza avvertire la Regione Lazio e la Asl di competenza, in una struttura nel cuore di Roma destinata all’isolamento Covid che si traduce così in un voler prendere ulteriore tempo prima di assegnare alloggi a loro destinati”, riporta ancora il Roma Today.
Anche Calenda commenta
E nella polemica si inserisce anche il candidato sindaco Carlo Calenda che con un tweet afferma:
“Ma parlarsi prima, no? Non è decoroso, in piena pandemia, "litigare" pubblicamente tra Istituzioni su cosa accade nei Covid hotel. Ed è impensabile non sapere con certezza cosa succede o chi c'è all'interno di queste strutture.”
Ma parlarsi prima, no? Non è decoroso, in piena pandemia, "litigare" pubblicamente tra Istituzioni su cosa accade nei Covid hotel. Ed è impensabile non sapere con certezza cosa succede o chi c'è all'interno di queste strutture. pic.twitter.com/0CXN12Ft79
— Carlo Calenda (@CarloCalenda) March 26, 2021
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