"Non punibile per la particolare tenuità del fatto", questa la sentenza del giudice Roberto Ruscello del Tribunale di Torino che assolve il leader del Carroccio Matteo Salvini, accusato di villipendio della magistratura.
L'episodio risale a febbraio del 2016, quando durante un congresso regionale della Lega a Torino l'allora segretario federale della Lega Nord disse "Difenderò qualunque leghista indagato da quella schifezza che si chiama magistratura italiana, che è un cancro da estirpare".
L'accusa aveva chiesto di condannare il leader della Lega al pagamento di 3mila euro di multa.
Soddisfatta la difesa del leader del Carroccio
"Sono molto soddisfatta, questa è una sentenza che ripristina lo stato di diritto. Ho appena avvisato Salvini, non ci credeva, ma era ovviamente soddisfatto" ha affermato Claudia Eccher, legale difensore di Matteo Salvini.
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"Il giudice ha contestualizzato correttamente le frasi pronunciate da Matteo Salvini in un consesso assolutamente privato all'interno di una riunione di un partito dove alla stampa era inibito l'accesso. Il giudice ha evidentemente anche verificato che queste parole, decontestualizzate, comunque hanno perso la loro carica offensiva" ha aggiunto il legale di Salvini.
Nei giorni scorsi la Procura di Catania ha richiesto l'archiviazione per il caso Gregoretti, mentre Palermo ha richiesto all'opposto il processo per il caso Open Arms.
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