La Guardia di Finanza di Firenze ha sequestrato 5,5 milioni di euro nell’ambito di una operazione finanziaria condotta dalla Procura della Repubblica di Livorno, detenuti in gran parte all’estero dalla moglie di un pregiudicato in passato recente condannato per fatti di usura.
La Guardia di Finanza, con il supporto del membro italiano di Eurojust e il relativo Desk in sinergia con l’Autorità giudiziaria del Liechtenstein, sono entrati nei conti correnti della donna ed hanno ricostruito l’intera storia dei flussi finanziari della coppia.
I fondi detenuti nel Liechtenstein, secondo gli inquirenti, sono frutto dell’attività delittuosa del pregiudicato e sono cioè fondi derivanti dall’attività di “strozzinaggio” perpetrata per decenni dall’uomo.
La coppia più volte aveva anche tentato il rimpatrio dei fondi attraverso l’uso dello scudo fiscale concesso negli ultimi decenni dalle leggi italiane.
La coppia non è mai riuscita a riportare i fondi in Italia.
Indagini altamente sofisticate
Per le indagini la Guardia di Finanza si è avvalsa di metodologie sofisticate ed innovative, e frutto di analisi sviluppate dal Nucleo speciale di polizia valutaria di Roma.
Alla coppia sono così stati sequestrate e confiscate le disponibilità finanziarie detenute nel Liechtenstein, ma anche ulteriori beni fisici di cui sono proprietari in Toscana.
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