L’accordo è stato firmato nel corso di un evento online a cui hanno partecipato il ministro dell’Università e della Ricerca, Maria Cristina Messa, il Presidente di regione Lombardia, Attilio Fontana, il Rettore del Politecnico, Ferruccio Resta, la Presidente di Eni, Lucia Calvosa, e l’Amministratore Delegato di Eni, Claudio Descalzi
Come ricorda Eni in una nota, a collaborazione con il Politecnico di Milano, iniziata nel 2008, ha potuto contare su investimenti in attività di ricerca per circa 50 milioni di euro, portando a soluzioni innovative in diversi campi, tra i quali l’Economia Circolare, la Carbon Neutrality e i sistemi di monitoraggio impiegati nell’Asset Integrity Management.
Grazie all’accordo con @Polimi svilupperemo il primo Centro Congiunto per l’accelerazione dell’applicazione di tecnologie innovative per la #transizioneenergetica e la #CarbonNeutrality. https://t.co/0YTuMJKh0a pic.twitter.com/8oqy2cQMUF
— eni (@eni) March 15, 2021
Tecnologie innovative per transizione energetica e Carbon Neutrality
L’elemento strategico di questo nuovo accordo quadro, della durata di cinque anni estendibili a sette, è la realizzazione del primo Centro Congiunto per l’accelerazione dell’applicazione di tecnologie innovative per la transizione energetica e la Carbon Neutrality.
“In questo Centro Congiunto verranno realizzati progetti specifici, individuati mediante iniziative di Technology Foresight e di analisi dedicate all’accelerazione dei percorsi di sviluppo delle tecnologie e al loro deployment. A tali progetti lavoreranno a stretto contatto, in un ambiente in grado di facilitare la creazione di nuove idee e il loro rapido trasferimento al mercato, ricercatori, tecnologi ed esperti di accelerazione del time-to-market dei prodotti della ricerca di entrambe le parti”, si precisa nella nota.
Descalzi: “Accordo di importanza strategica”
L’Amministratore delegato di Eni, Claudio Descalzi, ha definito l’accordo di “importanza strategica che ci dà grande forza per accelerare la transizione verso un’energia sempre più sostenibile”.
"Il nostro è un percorso ambizioso e concreto, per il quale abbiamo già compiuto passi importanti, ma non possiamo portarlo a termine solo con il nostro impegno: occorre fare sistema a livello Paese, promuovere la cultura della circolarità e della Carbon Neutrality e mettere a fattore comune possibilità di investimento e know-how. L’intesa di oggi grazie alla realizzazione del primo Centro Congiunto di Innovazione e Ricerca pone le basi perché questo possa accadere”.
Rettore Politecnico: "puntiamo a un distretto di innovazione"
Il Centro congiunto si inserisce all’interno del progetto Innovation District che il Politecnico di Milano sta sviluppando nel suo polo milanese di Bovisa, per il quale ha già ricevuto nel 2019 un importante finanziamento da parte di Regione Lombardia.
“Il Centro è parte integrante di un progetto ambizioso: il Parco dei Gasometri, che già vede un impegno significativo da parte di Regione Lombardia. Istituzioni e imprese dunque impegnate su un fronte di ricerca e di innovazione, quello della transizione energetica e delle nuove tecnologie per l’ambiente, che è centrale per la ripresa del Paese, come indicato dal Piano Next Generation EU”, ha detto il rettore del Politecnico, Ferruccio Resta.
🔵RIQUALIFICAZIONE PARCO DEI GASOMETRI - BOVISA@RegLombardia è al fianco del Politecnico di #Milano per realizzare la nuova area universitaria dedicata all'innovazione e al benessere immersa in 215.000 metri quadrati di #verde.
— Stefano Bolognini (@bologninistefan) March 15, 2021
Un #investimento di oltre 120 milioni di euro che pic.twitter.com/IavH96bFUF
Fontana: nuovo modello di concepire formazione universitaria
Per il governatore della Lombardia, Attilio Fontana, con questo accordo la regione "conferma l’ampio sostegno assicurato alle Università e soprattutto al nuovo modello di concepire la formazione universitaria, in stretta connessione con i bisogni dell’impresa e con il sostegno delle istituzioni".
"Un progetto che per Regione non è un unicum, bensì un’esperienza che vuole essere replicabile, pur nel rispetto della particolarità di ogni territorio e soprattutto di ogni ateneo. Concepiamo questo accordo come parte della nostra visione sulla Lombardia, legata allo sviluppo sostenibile, che intrecci le dimensioni ambientale, sociale ed economica”.
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