Ragazzi perduti (“Lost Children”) è il nome dell’operazione dei Carabinieri di Roma che quest’oggi ha portato allo smantellamento di una rete criminale che dalla provincia mandava verso la Capitale un gruppo ben nutrito di minori non imputabili per rubare cellulari, portafogli, borse.
Le vittime dei ragazzi, istruiti alla scuola del furto con destrezza, erano principalmente i turisti di Roma, ma anche i cittadini che ogni giorno affollano la metro (anche al tempo della pandemia) e gli autobus.
I Carabinieri con l’operazione investigativa “Lost Children” hanno arrestato 29 persone in flagranza di reato per furto, e indagato 64 persone.
I minori fermati sono ben 54, con età comprese tra gli 11 e i 17. I minori non imputabili sono stati affidati ai genitori, mentre altri sei minori sono stati denunciati per falsa attestazione dell’identità personale.
L’articolata indagine è stata condotta dai Carabinieri della Compagnia di Roma centro, ed ha interessato in particolare l’area più turistica della Capitale, e cioè quella che da sempre è oggetto di borseggiamenti e furti in metro.
L’indagine, coordinata dalla Procura della Repubblica di Roma e dal Tribunale per i minorenni di Roma, è partita nel 2017 ed ha portato nelle ultime ore all’arresto di altre persone coinvolte in quella che appare essere una piaga per la Capitale italiana.
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