l'Osservatorio etneo dell'Istituto nazionale di geofisica e vulcanologia comunica che dalle 20:13 di ieri, martedì 9 marzo, si è verificato l’ennesimo trabocco lavico dal cratere di sud-est rivolto verso la Valle del Bove. Una consistente fontana di lava è rimasta attiva fino alle ore 3:30 di questa mattina.
Il flusso lavico ha raggiunto quota 2.200 metri. Questo è già il quarto parossismo del mese. Dopo il breve ma violento parossismo del 28 febbraio vi erano stati due giorni di relativa tregua in cui tuttavia i crateri sommitali avevano conservato una leggera attività. Di fatto dal 16 febbraio in poi, l’Etna non si è mai del tutto fermato.
Gli ultimi fenomeni parossistici più evidenti sono stati quelli del 2, 4 e 7 marzo.
L'Etna, il vulcano più attivo d'Europa, ha ripreso la sua attività a fine dicembre 2020, divenuta più intensa a partire dal 16 febbraio 2021, con frequenti attività stromboliana ad elevato tremore vulcanico. Le fontane di lava provocate dagli ultimi parossismi hanno superato i mille metri.
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