Nel 1965 la Zecca italiana coniò la moneta celebrativa per ricordare il 700mo anniversario della nascita di Dante Alighieri. Questa moneta dal diametro di 29 mm, un peso di 11 g ed un titolo (percentuale di metallo prezioso) di 835/1000, venne emessa in 5 milioni di esemplari.
Pur essendo stata poi ritirata definitivamente dalla circolazione, come tutte le Lire dal 1.mo marzo 2002, molti preferirono conservare queste monete. Per tale motivo non si può dire siano una grande rarità.
Di conseguenza il loro valore, sul mercato numismatico, oggi varia tra i 5 e i 12 euro a seconda del loro stato di conservazione.
Non una grandissima cifra, i nostalgici continueranno senz’altro a conservarle per sé.
Attenzione
Se anche voi avete una di queste monete, guardatela bene, perché non sono tutte uguali.
Ai dipendenti della Zecca venne regalata una versione di prova, apparentemente identica alla moneta cosiddetta “700° Dante Alighieri”.
Questa tiratura fu estremamente limitata e da questo deriva il fatto che queste monete della versione ‘prova’, siano sì molto care.
In condizioni ‘splendide’ queste monete possono essere valutate 1.500 euro, se invece 'Fior di Conio', cioè conservate come appena uscite dalla Zecca, il valore cresce fino ai 2.500 euro.
Come riconoscerle?

La facciata anteriore è identica. Nessuna differenza tra versione di prova e versione definitiva:
- è raffigurato il volto di Dante Alighieri rivolto verso sinistra, contornato dalla scritta “REPUBBLICA ITALIANA”.
- sotto il collo dello scrittore compare la firma di chi ha ideato la moneta
- dietro la testa, sempre vicino al bordo, c’è la firma di chi l’ha incisa (M.Verginelli e G. Monassi).
- Sulla facciata posteriore, invece, vi è rappresentata un’allegoria della Divina commedia.
- In alto ci sono dei raggi di sole e delle stelle che rappresentano il Paradiso, al centro nuvole che rappresentano il Purgatorio, sotto le fiamme che chiaramente indicano l’Inferno.
Ecco, è lì che bisogna cercare – se a sinistra delle fiamme c’è scritto ‘prova’ allora avete a che fare con la versione di prova donata a uno dei dipendenti delle Zecca e poi da questi veicolata.
Ma gli esperti in numismatica consigliano di non farsi prendere dall’entusiasmo e venderla subito, il prezzo di tale rarità è destinato ad aumentare ancora nel tempo.
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