Il nuovo Dpcm firmato da Mario Draghi e che avrà effetto a partire dalla mezzanotte del 5 marzo, prevede per le autorità regionali e locali la facoltà di chiudere le scuole di ogni ordine e grado anche in zona gialla se i contagi sono superiori ai 250 ogni 100 mila abitanti.
Questa mattina TuttoScuola ha stimato che da lunedì 8 marzo circa 6 milioni di studenti potrebbero ritrovarsi in didattica a distanza e non accadeva dal primo lockdown nazionale di giusto un anno fa.
Grazie ad una mappa elaborata da YouTrend su dati aperti forniti dalla Protezione Civile, è possibile vedere i territori che potenzialmente potrebbero subire le chiusure scolastiche. Anche se va fatto notare che le decisioni si prendono sui dati forniti dall’Istituto superiore di sanità (Iss) a cui è stato affidato sin dall’inizio il monitoraggio epidemiologico della pandemia.
Oltre a Basilicata e Molise (zone rosse), la chiusura delle scuole potrà essere disposta con oltre 250 casi Covid settimanali ogni 100.000 abitanti (al momento 24 province)
— YouTrend (@you_trend) March 2, 2021
In altre 20 province, poi, il rischio chiusura è vicino perché si è lievemente al di sotto di tale soglia pic.twitter.com/UbAjBTmC70
Il Dpcm dà quindi facoltà anche al singolo Comune di chiudere le scuole e non solo ai presidenti di Regione.
Secondo YouTrend, tuttavia, le chiusure potrebbero verificarsi a livello provinciale e quindi da lunedì le province che potrebbero tenere in Dad studenti e studentesse sono almeno 25, con una forte prevalenza nel Nord Italia: Como, Brescia, Matova, Modena, Monza e Brianza, Ravenna, ma anche Salerno e Bari al Sud.
Ma ulteriori 20 province hanno una situazione critica e al limite, con densità di contagio tra i 200 e i 250 casi ogni 100 mila abitanti. Tra esse Lecco, Lucca, Varese, Torino, Vercelli, Prato, Milano, Taranto, Napoli.
Tuttavia i presidenti di Regione potrebbero decidere di applicare all’intero territorio regionale le chiusure delle scuole.
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