La diffusione delle varianti preoccupa i virologi e il ministro della Salute, Roberto Speranza, che ieri, nel corso dell’incontro tra le regioni ha chiarito come con le mutazioni del virus in circolo “il rischio sia ancora alto”.
Per questo il governo ha scelto di prorogare il blocco degli spostamenti tra regioni mentre si discute ancora sulle nuove chiusure. Ad impensierire, in particolare, sono quei ceppi che sembrano poter sfuggire al vaccino.
Allerta per un nuovo picco di infezioni
Non solo. Il rischio, secondo alcuni esperti, come quelli citati dal Messaggero, è quello di un nuovo picco di contagi. La variante britannica, ad esempio, sembra essere più contagiosa del 40 per cento.
Per questo, secondo le stime pubblicate sullo stesso quotidiano, se non venissero rafforzate le misure di contenimento dove i nuovi ceppi circolano di più, già a metà marzo potremmo ritrovarci con un picco giornaliero di 25mila casi.Ma quante sono oggi le province italiane da bollino rosso e quali sono le regioni che rischiano di essere maggiormente colpite? A dircelo è una mappa elaborata in esclusiva per il Corriere della Sera da Alberto Gerli, ingegnere che dall’inizio della pandemia ha sviluppato modelli matematici efficaci per prevedere l’andamento delle infezioni nel nostro Paese.
Le province più a rischio in Italia
L’analisi prende in considerazione gli incrementi anomali di contagi (oltre il 30 per cento), provocati proprio dalla diffusione delle varianti. Secondo i dati elaborati da Gerli sarebbero almeno 20 le province a rischio, dove le mutazioni sono appena arrivate e possono avere “effetti imprevedibili”.
La maggior parte si trovano in Lombardia, Emilia-Romagna e Toscana. Tra le città lombarde dove la situazione preoccupa di più c’è Brescia. Ma anche Bergamo, Milano e Monza sono sotto la lente d’ingrandimento degli studiosi per i focolai che fanno registrare picchi anomali di infezioni.
In Emilia-Romagna è allerta a Bologna, Modena, Ravenna e Parma. In Toscana, Firenze, Pistoia, Lucca, Pisa e Siena sono le province dove le mutazioni del virus potrebbero avere gli effetti peggiori.Poi c’è la Basilicata, con due zone da bollino rosso, Potenza e Matera. Il Lazio, dove è allerta a Frosinone, ma anche in diverse zone della Capitale dove sono stati individuati focolai legati alle varianti del virus. E poi le Marche, l'Abruzzo e la Calabria, con una provincia a testa.
Per ora non si può prevedere con certezza quale sarà l’impatto delle mutazioni. La miglior risposta, secondo gli addetti ai lavori, sarà accelerare le vaccinazioni, per cercare di immunizzare il più possibile la fascia di popolazione più fragile ed esposta alle conseguenze del virus.
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