La misura sarà applicata a tutte le regioni, indipendente dall’appartenenza a zona rossa, arancione o gialla.
Secondo il Ministro della Salute Roberto Speranza la misura di restrizione si sarebbe resa necessaria dal momento che la diffusione delle tre nuove varianti, soprattutto quella inglese, desterebbero seria preoccupazione e che per avere un effetto tangibile dai vaccini servirebbe molto più tempo e, soprattutto, molte più dosi a disposizione.

"A vaccini la priorità assoluta. Stiamo andando troppo lenti e il motivo è uno solo: la macchina è pronta, ma mancano le dosi. Al Governo chiediamo, dunque, di cambiare strategia per recuperare più vaccini possibili, valutando da subito di coinvolgere nella fase produttiva anche aziende e realtà italiane. Non c'è tempo da perdere, ne va della tutela della salute di tutti noi, a partire dai soggetti più deboli", ha detto Stefano Bonaccini, presidente dell'Emilia-Romagna e della Conferenza delle Regioni.
Tra le richieste dei sindaci al Governo spicca invece quella per l’apertura serale dei ristoranti. Secondo le misure attualmente in vigore infatti, nelle zone gialle bar e ristoranti possono rimanere aperti dalle 5 alle 18, in quelle arancioni e rosse devono invece rimanere chiusi 7 giorni su 7 con solo l’asporto per i bar consentito fino alle ore 18. Tuttavia, osservano i sindaci, in realtà la consumazione al tavolo, se nel rispetto dei protocolli, assicura maggiore sicurezza rispetto agli assembramenti che si creano fuori dei locali per l’asporto.
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