In una nota, AstraZeneca afferma che sta “lavorando per rispettare l’impegno di consegnare all'Italia 4,2 milioni di dosi nel primo trimestre, con l'obiettivo di superare i 5 milioni”.
"Con la terza consegna che è stata effettuata ieri, siamo contenti di aver fatto arrivare già più di un milione di dosi. Per le prossime settimane sono pianificate altre tre consegne per un milione di dosi addizionali e successivamente altre consegne per raggiungere alla fine del mese di marzo il totale previsto per il primo trimestre".
"In costante contatto con il Commissario Arcuri"
L’azienda ricorda che “i processi di produzione dei prodotti biologici come questo vaccino sono complessi, e una moltitudine di fattori produttivi e di test di qualità che vengono minuziosamente fatti su ogni lotto possono avere un impatto sulla data, frequenza e numero di dosi di ogni consegna".
"Per questo motivo - ha aggiunto - la consegna effettuata ieri è risultata inferiore di circa il 7% rispetto alle previsioni, ma allo stesso modo le consegne della settimana precedente erano leggermente superiori al previsto". AstraZeneca ha quindi precisato di essere "in costante contatto con il Commissario Arcuri al fine di tenerlo aggiornato tempestivamente".
Nessuna fornitura a privati, esposto al NAS
Riguardo alle offerte di acquisto ricevute da alcune Regioni italiane, l’azienda ha tenuto a sottolineare che "AstraZeneca si è impegnata a fornire dosi esclusivamente a governi o organizzazioni governative e non vi è alcuna fornitura, vendita o distribuzione del vaccino al settore privato". Per la casa farmaceutica "se qualcuno offre vaccini attraverso il settore privato potrebbe trattarsi di vaccini contraffatti e come tali vanno segnalati alle autorità competenti".
"A questo proposito precisiamo di aver presentato un esposto al NAS (Nucleo Antisofisticazioni e Sanità) dei Carabinieri al fine di denunciare ogni tentativo di assicurare forniture al di fuori dei canali governativi ufficiali, e di aver prontamente informato di tale esposto tutte le Autorità competenti”.
La rabbia dei governatori per i nuovi tagli
Il taglio delle forniture era stato annunciato ieri. Immediata la reazione del governatore della regione Lazio, e segretario del Pd, Nicola Zingaretti, che ha definito "gravissima" la nuova riduzione, sollecitando la tutela della programmazione vaccinale delle regioni.
Duro anche il presidente della Regione Lombardia, Attilio Fontana, che ha chiesto al presidente del Consiglio, Mario Draghi, di "far sentire la sua autorevole voce in Europa per tutelare gli interessi nazionali e la campagna vaccinale delle Regioni".
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