Ventun deputati del M5S sono stati espulsi dal gruppo alla Camera in seguito alla votazione sulla fiducia al Governo Draghi tenutasi ieri. Si tratta sia dei deputati che ieri a Montecitorio hanno votato contro la fiducia sia di quelli che si sono astenuti sia di quelli che non hanno risposto alla chiamata, eccetto quelli che risultavano in missione. La notizia arriva da Ansa.
"Così come sarebbe sbagliato e fuorviante identificare duemila anni di cristianesimo con la fase dell'Inquisizione, così come sarebbe assurdo ridurre il socialismo alle burocrazie sovietiche, così come sarebbe ingeneroso leggere l'industriosità umana attraverso gli imballaggi in plastica della paccottiglia, così come sarebbe meschino interpretare le imprese napoleoniche soltanto con la disfatta di Waterloo, sarebbe altrettanto miope leggere la scintillante avventura di Beppe Grillo con gli atti dei caporali che gli obbediscono quando è solo l'ombra fioca di se stesso, e che oggi mi inviano la lettera di espulsione dal M5S. Noi non ci fermiamo. L'Alternativa c'è!" ha commentato sul suo profilo Facebook Pino Cabras, uno dei deputati espulsi.
Nella mattinata di oggi Alessandro Di Battista si è rivolto ai ribelli del M5S per costruire una nuova opposizione al governo Draghi, dopo il voto contrario alla fiducia di 15 senatori e 16 deputati.
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