Le regioni hanno trasmesso alla Cabina di Regia i dati sulla situazione epidemiologica e per oggi è prevista la firma dell'ordinanza che farà scattare la fascia rossa e arancione, sulla base del nuovo monitoraggio della situazione epidemiologica del Paese condotto dall'Istituto superiore di sanità (Iss).
Attualmente ci sono:
- solo 5 regioni in zona arancione
- e 15 in zona gialla.
Con il nuovo provvedimento del ministero della Salute 7 regioni rischiano l'arancione, due il rosso e una potrebbe diventare "bianca".
I dati Iss
Secondo i dati comunicati in una nota da Iss, la curva dei contagi è in crescita.
"Nel periodo 27 gennaio – 09 febbraio 2021, l’Rt medio calcolato sui casi sintomatici è stato pari a 0,99 (range 0,95– 1,07), in crescita rispetto alla settimana precedente e con un limite superiore che comprende l’uno", si legge nel comunicato.
Nella settimana tra l'8 e il 14 febbraio è stata rilevata un'incidenza a livello nazionale pari a 135,46 per 100.000, in aumento rispetto ai 133,13 per 100.000 abitanti della periodo tra il 1 e il 7 febbraio. Il livello dei contagi resta lontano dai 50 casi su 100.000 che permetterebbero il completo ripristino sull’intero territorio nazionale dell’identificazione dei casi e tracciamento dei loro contatti.
Regioni a rischio arancione
L'ipotesi è che le regioni in bilico con un Rt prossimo a 1 passino da domenica in fascia arancione per evitare un lockdown quasi certo la prossima settimana, con il monitoraggio dei nuovi dati.
Le regioni a rischio sono:
- Lombardia
- Piemonte
- Marche
- Emilia Romagna
- Lazio
- Campania
- Friuli Venezia Giulia
Queste regioni si andrebbero ad aggiungere a Toscana, Umbria, Liguria e provincia di Trento.
Ma mentre la Lombardia viaggia ad una media di mille contagi al giorno, con diversi focolai dovuti alla variante britannica e 4 comuni in zona rossa da mercoledì, per il Lazio il pericolo di colorarsi di arancione questo weekend potrebbe essere scongiurato. La situazione sarebbe in miglioramento con una riduzione dell'indice Rt a 0,95 a una diminuzione di focolai e posti in terapia intensiva, secondo quanto comunicato ieri dall'assessore regionale.Resta la preoccupazione per l'Umbria, in "arancione rinforzato" e con la provincia di Perugia in rosso per la diffusione delle varianti. Rischia il rosso, invece l'Abruzzo con le province di Pescara e Chieti già in lockdown.
Una regione verso il bianco
La Val d'Aosta potrebbe diventare la prima regione "bianca" d'Italia già a partire da domenica. La riduzione del rischio contagi permetterà di alleggerire le restrizioni poste in essere e riaprire attività come palestre, piscine, teatri, e la possibilità di tenere aperti anche la sera i ristoranti.
Dovrebbero restare gialle: Sicilia, Sardegna, Calabria, Puglia, Basilicata e Veneto.
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