I militari della Guardia di Finanza del Comando provinciale di Caltanissetta hanno fatto scattare le manette nei confronti di un imprenditore accusato di evasione fiscale transnazionale. Lo riferisce il Giornale di Sicilia.
Nel complesso, gli inquirenti hanno disposto un sequestro di beni per la somma di 288.000 mila euro e hanno messo in evidenza un utilizzo di fatture per operazioni inesistenti al fine di abbattere la base imponibile e ridurre l'imposizione erariale.
La misura cautelare è scattata dopo una verifica fiscale su una società attiva nel settore delle forniture di apparecchiature elettromedicali, prevalentemente a strutture sanitarie pubbliche.L'attività investigativa è stata svolta dagli specialisti del Nucleo di Polizia Economico-finanziaria di Caltanissetta, che si sono avvalsi della collaborazione con organismi di Olanda, Repubblica Ceca, Repubblica Slovacca e ha accertato che la società dell’imprenditore arrestato dal 2015 ha stipulato falsi contratti di noleggio e manutenzione delle attrezzature elettromedicali intestandoli, apparentemente, a diverse società comunitarie al solo fine di contabilizzare elevati costi, per oltre 3 milioni di euro, mediante l’annotazione delle relative fatture per operazioni inesistenti emesse dalle società estere, così da abbattere la base imponibile e di conseguenza pagare meno imposte allo Stato.
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