Recuperare o non recuperare il tempo perduto a giugno? Il nuovo ministro dell’Istruzione Patrizio Bianchi per ora si mostra cauto e afferma che prima bisogna vedere l’andamento della pandemia.
“Le scuole dell'obbligo sono già in presenza, per i più grandi dobbiamo vedere come sta andando la pandemia, bisogna evitare una terza ondata e bisogna essere molto cauti, ma tutti stiamo lavorando perché la scuola possa tornare in presenza quanto prima”, ha detto al Giornale radio Gr1 Rai, come riporta l’Agi.
E per quanto riguarda il timore che i ragazzi avranno lacune a seguito di una didattica intermittente e vissuta da un anno parzialmente o totalmente a distanza, il neo ministro Bianchi afferma che:
“I nostri ragazzi avranno lacune solo se noi non saremo in grado, tutti assieme, di riporre la scuola al centro dello sviluppo italiano, su questo il presidente Draghi è stato molto chiaro, la scuola è strumento fondamentale per l sviluppo, quindi il problema non è recuperare qualcosa qua e là, ma rimetterla al centro”.
Sul recupero a giugno l’ex rettore dell’Università di Ferrara vuol prima parlare con tutti gli attori della scuola italiana e anche sull’esame di maturità 2021 è al lavoro.
Il ministro non è nuovo in questo scenario, lui era il coordinatore della Task Force voluta dal ministro Azzolina per coordinare la scuola in questa emergenza pandemica.
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