L'ultima analisi di Coldiretti sui dati di Bankitalia relativi al turismo internazionale mostra che nel 2020 la mancanza di turismo straniero provocato dalla pandemia Covid ha causato all'italia una perdita di 25 miliardi.
In particolar modo si è verificato un calo del 59% della spesa dei viaggiatori stranieri in Italia che è risultata pari a quasi 17 miliardi di euro.
"Si tratta di un vuoto pesante che grava sul sistema turistico nazionale per le mancate spese nell’alloggio, nell’alimentazione, nei trasporti, divertimenti, shopping e souvenir secondo l’analisi della Coldiretti. Il cibo è diventato la voce principale del budget delle famiglie in vacanza in Italia con circa un terzo della spesa di italiani e stranieri destinato alla tavola per consumare pasti in ristoranti, pizzerie, trattorie o agriturismi, ma anche per cibo di strada o specialità enogastronomiche" sottolinea Coldiretti.Ad essere colpite sono state soprattutto le città d’arte, storiche mete del turismo dall’estero con trattorie, ristoranti e bar praticamente vuoti ma in difficoltà anche gli agriturismi.
Sul totale pesa anche la mancanza di turismo invernale
A pesare sono anche gli effetti dello stop al turismo invernale, non solo sulle piste da sci ma sull’intero indotto delle vacanze in montagna, dall’attività dei rifugi alle malghe con la produzione dei pregiati formaggi.
"Proprio dal lavoro della stagione invernale dipende buona parte della sopravvivenza delle strutture agricole che con le attività di allevamento e coltivazione svolgono un ruolo fondamentale per il presidio del territorio contro il dissesto idrogeologico, l’abbandono e lo spopolamento. Una debole speranza viene dal via libera allo sci al 15 febbraio proposto dal Comitato tecnico scientifico per la riapertura degli impianti sciistici attesa da 3,5 mln di italiani che ritengono prioritario far ripartire la stagione sulla neve, anche solo per le poche settimane rimanenti prima dell’arrivo della primavera" conclude Coldiretti.
A fine gennaio le regioni hanno aggiornato il protocollo sanitario per l'apertura degli impianti di risalita in un tentativo di salvare la stagione sciistica, con l'apertura degli impianti confermata il prossimo 15 febbraio nelle regioni in zona gialla.
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