“Il sì ha vinto con il 60%, punto. In una comunità le decisioni si devono rispettare, si possono anche accettare quando non si è d’accordo, e in questo caso io le accetto, ma non riesco a digerirle. Da diverso tempo non sono d’accordo con alcune scelte del M5S e ora non posso far altro che farmi da parte. Da ora in poi non parlerò più a nome del M5S, perché da tempo il M5S non parla a nome mio”, ha annunciato in un video Di Battista.
L’ex deputato non esclude che “la mia strada possa incrociarsi di nuovo con quella del M5s”, sottolineando che “dipenderà esclusivamente da idee politiche, atteggiamenti e prese di posizione, non da candidature o da possibili ruoli". Quindi il ringraziamento a Beppe Grillo:
"Grazie a Beppe, è lui che mi ha insegnato a prendere posizione e delle scelte contro corrente. Oggi non posso far altro, non ce la faccio a sostenere un governo con questi partiti, non posso andare contro la mia coscienza".
Nel video Di Battista non accenna a nuove iniziative politiche, ma ora si temono scissioni. Alla vigilia del voto sulla piattaforma Rousseau, 13 parlamentari avevano bollato come "manipolatorio" il quesito, tanto da rendere la votazione, a loro giudizio, "tendenziosa e palesemente volta a inibire il voto contrario alla partecipazione del M5S al Governo Draghi".
Casaleggio: decisione di Di Battista dimostra onestà intellettuale
Per Casaleggio la decisione di Di Battista “dimostra per l`ennesima volta l`onestà intellettuale di Alessandro ed è proprio di questa coerenza che ha bisogno il Movimento”.
"Chi oggi guida l'azione politica del Movimento dovrà fare in modo di non gestire questo momento con arroganza o la larga parte contraria a questa scelta potrebbe allontanarsi".Commentando quindi l’esito del voto degli iscritto sul governo Draghi, in un'intervista al Corriere della Sera, Casaleggio ha dichiarato: “Ora Draghi si trova a difendere gli interessi degli italiani e non della Bce. Mi auguro che questo governo possa pensare a politiche espansive in questo momento emergenziale e soprattutto staccare la figura di Draghi da interessi prevalentemente di Paesi esteri, come era normale che fosse quando era a capo della Bce, e di focalizzarsi invece su quelli italiani. Anche l’apparenza oltre che la sostanza in politica è importante".
E alla domanda su quale ruolo debba avere il M5S dentro il prossimo governo Draghi, ha risposto: "Un esecutivo così largo potrà avere solo obiettivi coerenti con tutte le sensibilità dei vari partiti che vi parteciperanno per gestire l’emergenza sanitaria ed economica in atto. Ho paura che sarà una partita con lo schema catenaccio per difendere le riforme fatte. Tuttavia questo è un momento di costruire il futuro, non di difendere il passato. E sappiamo tutti che le scelte del prossimo anno, determineranno il futuro del prossimo decennio".
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