La società Rwm Italia Spa ha reagito impugnando la decisione del Governo, che nella giornata di ieri aveva revocato le licenze per l'export di bombe e missili in Arabia Saudita ed Emirati Arabi, così come aveva vietato in futuro la concessione di permessi per esportare nei suddetti Paesi armi ed equipaggiamenti militari.
Per la società controllata dal gruppo tedesco Rheinmetall, con sede legale nel bresciano a Gedi e lo stabilimento in Sardegna a Domusnovas, la decisione dell'esecutivo è "ad aziendam", pertanto valuta legittimo il ricorso.
"Siamo di fronte ad un provvedimento 'ad aziendam', che di fatto colpisce duramente solo Rwm Italia", sostiene l'amministratore delegato Fabio Sgarzi.
La più grossa delle licenze revocate dal governo, la MAE 45560, concessa dal governo Renzi, autorizzava la vendita ai sauditi di 20mila bombe aeree dal valore di oltre 411 milioni di euro. Queste munizioni sono poi sono state impiegate nel sanguinoso conflitto in Yemen contro i civili.
Ieri avevano accolto con soddisfazione la notizia gli attivisti per i diritti umani e le organizzazioni pacifiste.
"Una vittoria che segna una discontinuità e un passo avanti verso la pace", così Yana Ehm, deputata del Movimento 5 Stelle e membro della commissione Esteri, ha definito a Sputnik Italia la revoca delle licenze per l’export di armi ai Paesi coinvolti nella guerra in Yemen.
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