Il ministro della Salute Roberto Speranza ha firmato l’ordinanza settimanale al termine della riunione della cabina di regia che ogni venerdì valuta la situazione epidemiologica in Italia.
Ci sono delle variazioni che riguardano delle regioni in particolare, alcune di esse migliorano la loro colorazione mentre altre peggiorano a causa dei dati epidemiologici non eccellenti.
Come noto la Lombardia torna arancione dopo il pasticcio sui dati e lo scambio di accuse tra il governo locale e quello centrale su di chi sia la colpa se i cittadini lombardi sono rimasti per una settimana in lockdown.
La Sardegna passa da zona gialla ad arancione perché i dati epidemiologici non sono buoni, l’Istituto superiore di sanità (Iss) ha rilevato un Rt 0,95 in questa regione.
Veneto resta in arancione
Il Veneto, che in un primo momento si ipotizzava potesse tornare in zona gialla è rimasta invece in zona arancione.
Restano quindi in arancione in 14 regioni: Calabria, Emilia Romagna, Abruzzo, Friuli Venezia Giulia, Lazio, Marche, Liguria, Puglia, Piemonte, Umbria, Valle d’Aosta.
Le regioni in zona gialla
In zona gialla troviamo invece la Campania, la Basilicata, la Toscana e il Molise, più la Provincia autonoma di Trento.
Zona rossa
Sicilia e Bolzano sono in zona rossa, ma quest’ultima ha deciso di applicare misure ancora più aperte di quelle applicate in zona gialla.
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