Il caso riguardante Lorenzo Cesa, leader dell'Udc ha creato una crepa nel progetto di ampliamento della maggioranza intrapreso da Giuseppe Conte dopo il voto della fiducia. Infatti a Cesa, che è coinvolto nell'inchiesta anti-'Ndrangheta della Dda di Catanzaro, è arrivato il no del Movimento Cinque Stelle, che ribadisce la chiusura a soggetti indagati per reati gravi.
Di Maio si è espresso sulla questione scrivendo un post su Facebook nel quale ha affermato:
"Mai il M5S potrà aprire un dialogo con soggetti condannati o indagati per mafia o reati gravi. È evidente che questo consolidamento del Governo non potrà dunque avvenire a scapito della questione morale, dei valori che abbiamo sempre difeso e che sono fondanti del progetto 5 Stelle. Tutto il nostro sostegno al presidente Giuseppe Conte".
Il centrodestra invece chiede il voto con Salvini che esorta a porre fine alla cosiddetta "compravendita dei senatori", lo avrebbe dichiarato subito dopo l'incontro al Colle, secondo quanto riportato da Il Tempo.
"Con 3 milioni di italiani a rischio di perdere il lavoro, con 8 milioni di studenti in crisi, non si può andare avanti con la compravendita dei senatori e un governo senza idee. Lo abbiamo detto al Presidente della Repubblica, è meglio investire due mesi di tempo e poi lavorare tranquillamente per 5 anni", ha dichiarato Salvini.
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