“Esprimiamo ferma contrarietà ad un eventuale deposito di scorie radioattive in Toscana. Un'iniziativa del genere danneggerebbe gravemente il comparto del turismo, già provato dall’emergenza legata al Covid. C’è il rischio inoltre di ricadute negative in merito alla vendita di prodotti locali, in quanto verrebbero considerati come contaminati”, dichiarano Ripalta Daniello, responsabile di Azione Cristiana Evangelica (ACE) in Toscana, e il presidente nazionale Adriano Crepaldi.
ACE è un'associazione presente in tutte le 20 regioni italiane e collabora con il partito Fratelli d’Italia.
Intanto solo due giorni fa, il 12 gennaio, il Consiglio regionale della Toscana ha espresso "netta contrarietà" in merito all'individuazione dei territori di Trequanda, Pienza (SI) e Campagnatico (GR) tra le aree idonee a ospitare lo smaltimento di scorie nucleari.
La posizione è stata ratificata mediante un documento unitario approvato all'unanimità dalla seduta dell'assemblea.
Il testo impegna anche la giunta regionale a rifiutare l'individuazione di qualsiasi altro sito in tutta l'area della regione.
Posizioni di assoluto rifiuto sul tema sono state espresse anche dalla Sicilia.
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