Soltanto gli studenti di Toscana, Abruzzo e Valle D’Aosta rientrano oggi in aula, mentre nelle altre regioni il ritorno tra i banchi è stato posticipato dai governatori. In un’intervista a Rai Radio 1, la ministra ha dichiarato di non volere “polemiche” con i presidenti delle regioni che hanno deciso il rinvio, “ma restano i fatti”, ha rimarcato, ossia il venir meno al rispetto dell’intesa raggiunta il 23 dicembre scorso che prevedeva il rientro in presenza del 50% dei ragazzi delle superiori, con lo scaglionamento di ingressi e uscite e il rafforzamento dei trasporti.

"È difficile per gli studenti comprendere perché oggi non si riapre: hanno ragione, capisco le loro frustrazioni, la scuola è un servizio pubblico essenziale, un diritto costituzionale. Ai ragazzi che protestano dico che li capisco: se mi avessero tolto la scuola sarei stata anche io arrabbiata. Ma il governo ha fatto tutto quello che poteva, anche con l'aiuto dei prefetti".

La protesta del Comitato "Priorità alla scuola"
Il Comitato “Priorità alla scuola”, composto da insegnanti, educatori, genitori e studenti, ha annunciato mobilitazioni in diverse città del paese per chiedere che l'apertura delle scuole sia veramente una priorità per il Paese, garantendo lo screening sanitario e la vaccinazione in via prioritaria del personale scolastico a rischio. “Non si può tenere aperto tutto, mentre la scuola resta sempre chiusa, da ormai un anno”, si legge sull’account Facebook.
Azzolina: non si può fare didattica a distanza all’infinito
La ministra dell’Istruzione ha sottolineato la necessità del rientro in classe per garantire socialità ai ragazzi e scongiurare la dispersione scolastica.
“Io ho voluto la dad, ma non si può fare didattica a distanza all’infinito. Nelle regioni a fascia gialla tutto è aperto tranne la scuola superiore e questo creerà profonde cicatrici, i ragazzi hanno bisogno di sfogare la loro socialità. Sono molto preoccupata, oggi la dad non può più funzionare, c’è un black-out della socialità, i ragazzi sono arrabbiati, disorientati e sono preoccupata per il deflagrare della dispersione scolastica“.
Azzolina: presto una decisione sulla Maturità
Interpellata sull’esame di maturità, la ministra ha annunciato a breve una decisione.
"Abbiamo chiesto agli studenti di farci delle proposte, devono essere coinvolti, come l'anno passato. Una decisione la prenderemo a breve: i ragazzi in una situazione di incertezza assoluta in cui vivono ora, hanno bisogno quanto meno sulla maturità di avere certezze nel breve tempo che il ministero deve dare".
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