Gli Scavi di Pompei erano una delle mete obbligate degli aristocratici europei e degli studiosi che intraprendevano il Grand Tour tra la fine del XVII secolo e gli inizi del XX secolo.
Oggi, al tempo della pandemia, gli Scavi di Pompei sono visitati da un altro tipo di “aristocratico”, è il signor e la signora gatto. Sono tanti infatti i gatti che si aggirano tra i viali dell’antica Pompei e sbirciano il lavoro dei restauratori e degli archeologi che non si è mai arrestato neppure nei mesi più drammatici.
In a #Pompeii without visitors, the cats wander the streets of Pompeii alone. They are among the few figures walking through the excavations, other than the custodians and staff who are working to preserve the site. 🐱 pic.twitter.com/C7BSeyC8U7
— Pompeii Sites (@pompeii_sites) January 8, 2021
Chissà quante cose potrebbero raccontarci questi gatti di Pompei se solo potessero parlare. Chissà quanti segreti potrebbero raccontarci. A dare loro, simbolicamente, la voce, ci penserà una serie di podcast organizzati dal Parco archeologico di Pompei, dal titolo “Pompei, la città viva”, che troveremo ogni venerdì pubblicato sulle principali piattaforme di podcasting, tra cui Deezer, Spotify, Apple Podcast, Spreaker e tutte le applicazioni gratuite.
Il podcast è stato organizzato da Piano P, una piattaforma italiana di podcasting giornalistici, con la collaborazione editoriale di Electa.
Le sei puntate del podcast intendono omaggiare Pompei antica e la sua storia che si intreccia con la Pompei dei nostri tempi. Un viaggio che condurrà l’ascoltatore nei mercati di due millenni orsono e in quelli di oggi, per far notare che, sì, sono cambiati i costumi ma la divisione tra i suburbi popolari e la borghesia commerciale è rimasta. Così come è rimasta viva fino a oggi la minaccia che incombe su 700 mila abitanti: il Vesuvio, che solo apparentemente dorme.
Il podcast vuole celebrare la riapertura al pubblico dell’Antiquarium da poco restaurato.
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