Niente paura, il deposito nazionale unico per le scorie radioattive degli italiani non verrà imposto a nessuno. La rassicurazione arriva dal Movimento 5 Stelle attraverso i deputati e le deputate che fanno parte delle commissioni Ambiente e Attività produttive.
I grillini, che prima di salire al governo sono stati degli strenui difensori del movimento No TAP in Puglia, hanno ringraziato il ministro dell’Ambiente Sergio Costa e il ministro dello Sviluppo economico Patuanelli per il lavoro compiuto con la Carta nazionale delle aree potenzialmente idonee ad ospitare il deposito nazionale.
“Noi facciamo gli interessi degli italiani e non agiamo in base alle convenienze elettorali”, hanno detto i pentastellati, come riportato dall’Adnkronos.
I Comuni sulle barricate preventive
I Comuni sono già sulle barricate. Quelli della Sardegna hanno preceduto anche la pubblicazione della Carta nazionale di un giorno, segnalando il loro no a un sito di stoccaggio dei rifiuti radioattivi sul loro territorio.
Ma dalla Puglia, passando per la Basilicata e la Sicilia, sin da subito i sindaci si sono affrettati a riferire all’opinione pubblica che loro dicono di no.
Il progetto prevede un investimento da 1,5 miliardi di euro iniziali e inoltre sarà un sito attivo per decenni.
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