La Questura di Savona ha coordinato una vasta operazione contro la vendita illegale dei botti di Capodanno venduti online conseguendo un sequestro di 300 chili complessivi, in 58 diverse province italiane.
Tra il materiale sequestrato vi era anche la ‘Bomba Covid’, ma anche altre con nomi del tipo ‘Urano 2020’, e ‘Rambo 1’, ed ancora ‘Cobra 7’.
La Polizia di Stato, con il suo nucleo di artificieri, ha classificato come potenzialmente pericolosi e in alcuni casi letali i fuochi sequestrati.
Per alcuni di questi materiali esplosivi, la polizia ha rilevato che sarebbe stato necessario all’acquirente avere in taluni casi addirittura il porto d’armi o specifiche abilitazioni professionali per poter acquistare il materiale esplosivo.
Diverse quindi le irregolarità emerse sia nell’etichettatura che nell’identificazione degli acquirenti.
In caso di uso improprio gli esplosivi avrebbero potuto essere letali per l’utilizzatore o per chi si sarebbe trovato nelle vicinanze dell’esplosione del petardo.
L’unità di polizia giudiziaria sta estendendo i controlli per giungere all’individuazione dell’intera rete commerciale.
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