La Procura del Cairo considera immotivata la scelta della Procura della Repubblica di Roma di procedere con il processo ai danni dei quattro funzionari della sicurezza dell’Egitto, perché ritiene che siano infondate le accuse.
Inoltre la procura egiziana ritiene che l’omicidio di Regeni e il ritrovamento del suo corpo, sarebbe stato architettato da forze esterne che vogliono arrecare danno ai rapporti diplomatici tra Italia e Egitto. La procura egiziana sostiene questa posizione portando come giustificazione il fatto che il corpo di Giulio Regeni fu ritrovato lo stesso giorno in cui in Egitto era presente una delegazione italiana in missione economica per importanti accordi commerciali. Missione che fu sospesa immediatamente dall’Italia con rientro in Patria.
Per quanto riguarda poi il presunto ritrovamento dei documenti di Giulio Regeni nella disponibilità di un gruppo di rapinatori, trucidati dalla polizia durante un conflitto a fuoco, la Procura ritiene che non si possa procedere oltre perché tutti gli imputati sono morti.
Gli inquirenti italiani non sono convinti del coinvolgimento del gruppo di rapinatori di stranieri nella morte di Regeni.
Il governo italiano intanto prosegue la sua azione diplomatica in Europa per sensibilizzare gli altri paesi a prendere posizione.
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