A Pompei torna alla luce quasi intatto un Thermopolium, di fatto una bottega di alimentari con smercio di street food, genere molto amato dai cittadini della colonia romana. Sul Termopolio è raffigurata l’immagine di una ninfa marina a cavallo e animali con colori talmente accesi da sembrare tridimensionali.
Nei recipienti del Termopolio sono stati ritrovati tracce di alimenti che venivano venduti in strada. Gli specialisti del Parco archeologico di Pompei stanno già studiando il materiale per verificare quanto questa scoperta possa ampliare le conoscenze sulle abitudini alimentari di età romana.
"Con un lavoro di squadra, che ha richiesto norme legislative e qualità delle persone, oggi Pompei è indicata nel mondo come un esempio di tutela e gestione, tornando a essere uno dei luoghi più visitati al mondo in cui si fa ricerca, si continua a scavare e si fanno scoperte straordinarie come questa" ha commentato il Ministro per i beni e per le attività culturali e per il turismo Dario Franceschini.
A #Pompei scoperta straordinaria, riaffiora intatto il Termopolio della Regio V. Dai lapilli riemerge l’antica mensa con immagini tridimensionali di animali. Dagli Scavi nuovi importanti documenti per la ricerca. https://t.co/oAFTkQEdim / #MiBACT #pompeii @pompeii_sites pic.twitter.com/OQnS1jyoLT
— MiBACT (@_MiBACT) December 26, 2020
Nuove scoperte grazie anche alle nuove tecnologie
"Oltre a trattarsi di un’ulteriore testimonianza della vita quotidiana a Pompei, le possibilità di analisi di questo Termopolio sono eccezionali, perché per la prima volta si è scavato un intero ambiente con metodologie e tecnologie all’avanguardia che stanno restituendo dati inediti. " ha dichiarato Massimo Osanna, Direttore Generale ad interim del Parco archeologico di Pompei.
Di fatto all’opera sugli scavi è un team interdisciplinare composto da: antropologo fisico, archeologo, archeobotanico, archeozoologo, geologo, vulcanologo: alle analisi già effettuate in situ a Pompei saranno affiancate ulteriori analisi chimiche in laboratorio per comprendere i contenuti dei dolia.
L'impianto commerciale dove è riaffiorato il Termopolio era stato indagato solo in parte nel 2019, durante gli interventi del Grande Progetto Pompei per la messa in sicurezza e consolidamento dei fronti di scavo storici.
Trovate tracce di alimenti
Secondo quanto riferisce il comunicato del MiBACT, sono stati rinvenuti all'interno dei recipienti frammenti ossei di animali. I termopoli, dove si servivano bevande e cibi caldi, come indica il nome di origine greca, conservati in grandi dolia (giare) incassati nel bancone in muratura, erano molto diffusi nel mondo romano, dove era abitudine consumare il pasto fuori casa.
In precedenza il direttore del parco archeologico Massimo Osanna ha dichiarato che, secondo gli ultimi scavi su Pompei, l'antica città sarebbe stata costruita in pochi decenni da un gruppo di persone di origine etrusca.
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