Applicare ulteriori restrizioni ed evitare un ulteriore peggioramento della situazione epidemiologica. E' questa l'intenzione del Governo per le imminenti festività natalizie, come rivelato dal ministro per gli Affari Regionali Francesco Boccia, il quale ha confermato per la prima mattinata odierna la riunione con le Regioni nella quale si parlerà del piano per le vaccinazioni alla presenza del ministro della Salute Roberto Speranza.
"Abbiamo scelto di non fare un lockdown nazionale, ma è evidente che dobbiamo mettere in sicurezza le reti sanitarie. Io penso che sia utile e necessario restringere ancora di più durante le festività. Questa è la posizione che viene fuori dal Cts, che verrà fuori anche dalle Regioni, ce lo chiedono i Comuni e penso che sia molto responsabile da parte nostra essere conseguenti", sono state le parole di Boccia a Di Martedì su La7.
Per Boccia sarà fondamentale evitare di commettere lo stesso errore fatto a maggio, quando l'allentamento generale delle misure per i tre mesi estivi in presenza di un indice Rt pari a 0,5 ha portato a conseguenze catastrofiche nel corso della seconda ondata.
"A maggio eravamo arrivati allo 0.5 di indice contagio, di Rt, ma avendo davanti giugno, luglio e agosto. Ora grazie alla misure già prese siamo su quella strada ma abbiamo di fronte gennaio, febbraio e marzo. Dobbiamo essere responsabili. Dobbiamo sapere che dal 7 gennaio si riparte, ma si riparte mettendo in sicurezza le reti sanitarie il più possibile. Se non lo facciamo durante le feste di Natale, quando dovremmo farlo", ha proseguito il ministro.
Verso una zona unica per tutta l'Italia
Boccia ha quindi ipotizzato una fase di omologazione delle normative sanitarie su tutto il territorio nazionale, così da garantire un alto livello di contenimento dei contagi in tutta Italia:
"Penso che, terminata la fase di zonizzazione, è necessario poi chiudere il più possibile con un colore unico per l'Italia. Più intenso è il colore e più restrizioni ci sono", sono state le sue parole.
Vaccinazioni da metà gennaio
Il ministro per gli Affari Regionali ha poi risposto alle domande relative al periodo di inizio delle vaccinazioni di massa, confermando che il periodo giusto dotrebbe essere quello dopo la prima metà di gennaio:
"Si inizierà a vaccinare gli italiani a metà gennaio, abbiamo anticipato, domani chiudiamo l'accordo, l'Esercito è attivato, la data esatta sarà decisa in sede europea", ha dunque concluso Boccia.
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