Secondo quanto annunciato le commissioni Bilancio e Finanze hanno dato il via libera allo stanziamento dei €500.000 per sostenere le famiglie dei pescatori sequestrati "da parte di forze straniere anche non regolari".
Il caso dei marinai siciliani
I 18 marinai dei pescherecci Antartide e Medinea, salpati da Mazara del Vallo (Trapani), sono trattenuti dal 1 settembre a Bengasi, in Cirenaica, dopo essere stati fermati dalle motovedette della guardia costiera di Haftar. Tra i 18 marinai ci sono otto cittadini italiani e dieci di nazionalità tunisina, filippina e senegalese.
Già dopo due settimane dall’arresto era arrivata da parte da ambienti considerati vicini al Generale della Cirenaica, la proposta di uno scambio con quattro scafisti libici arrestati nel 2015 a Catania.
Il 5 dicembre a mezzogiorno decine di pescherecci hanno suonato le sirene per chiedere la liberazione dei pescatori sequestrati con l'appello dell'armatore, Marco Marrone, all'Adnkronos: "Riportateli a casa entro Natale".
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