Giuseppe Conte è sicuro, lui e il suo Governo non cadranno “per mano” del Mes, non sarà l’approvazione delle modifiche al Meccanismo europeo di stabilità del prossimo 9 dicembre ad incrinare la maggioranza del Conte bis.
Così come si dice certo che a spendere i soldi del Recovery Fund, o almeno i primi che arriveranno fino al 2023, sarà il suo Governo e non un altro.
Il Mes per Conte non è un problema in questa fase, perché quanto avverrà in Parlamento non è un voto per l’attivazione ma un voto sull’approvazione delle modifiche al regolamento del Mes.
“Abbiamo offerto un contributo importante alla sua riforma, evitando che venissero inseriti meccanismi automatici di ristrutturazione del debito, e pretendendo l'introduzione di misure di sostegno al sistema bancario e di migliore articolazione delle azioni collettive”, ha detto Conte intervistato da La Repubblica.
Un futuro diverso per il Mes
M5S, Grillo e il Mes
A proposito delle parole di Beppe Grillo, secondo il quale non è necessario prendere i soldi del Mes perché ci sono quelli della CEI, Conte risponde:
“Con questo governo l'Italia sta dimostrando di poter essere protagonista in Europa e questa consapevolezza non può non favorire la coesione tra le forze politiche di maggioranza e al loro interno”.
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