La sede de La Stampa e della redazione torinese de La Repubblica, sono stati bersaglio di un blitz degli anarchici, che questa mattina, poco dopo le nove, hanno lanciato uova piene di vernice verde e una bomba carta.
Prima di dileguarsi il gruppo, composto da circa 30 militanti di area anarchica, ha lasciato davanti ai cancelli di via Lugano 15 alcuni volantini per rivendicare l'azione.
L'attacco è legato al processo Scripta Manent, giunto alle battute finali, che vede sul banco degli imputati 23 anarchici. Nel volantino si accusano le redazioni di "informazione manipolata" e di "coprire con un complice silenzio" le violenze e le morti in carcere. I quotidiani vengono inoltre accusati di "indottrinare l'opinione pubblica alla criminalizzazione di chi si ribella alle leggi della discriminazione, dello sfruttamento e della morte".
La solidarietà delle autorità
Unanime la condanna dell'attacco e la solidarietà alle redazioni de La Stampa e La Repubblica, da parte delle istituzioni, della politica e dei sindacati.
Il presidente della regione Piemonte, Alberto Cirio, ha portato la sua solidarietà, della giunta, e del governo regionale piemontese "a coloro i quali sono impegnati nelle redazioni di Repubblica e La Stampa che sono state oggetto di attacchi da parte di anarchici che hanno, in modo incivile, inaccettabile e denunciabile, voluto esprimere le proprie posizioni dimenticandosi delle regole della democrazie e del rispetto", ha detto, ricordando di essere stato anch'egli vittima di simili episodi.
Il sindaco di Torino, Chiara Appendino ha espresso la sua "ferma condanna" per gli "indegni attacchi" alla sede di LaStampa e di Repubblica Torino.
"La violenza nei confronti di qualsiasi organo di informazione è violenza nei confronti della democrazia e, di conseguenza, di tutta la società. E di fronte alla violenza si fa fronte comune", ha twittato.
Ferma condanna per gli indegni attacchi verso la sede di @LaStampa e di @rep_torino
— Chiara Appendino (@c_appendino) November 24, 2020
La violenza nei confronti di qualsiasi organo di informazione è violenza nei confronti della democrazia e, di conseguenza, di tutta la società.
E di fronte alla violenza si fa fronte comune
Alle redazioni torinesi giunge la solidarietà di Mara Carfagna, vicepresidente della Camera dei Deputati, che esprime "solidarietà e vicinanza per il vile attacco subito a giornalisti e lavoratori de La Stampa e Repubblica".
" La libertà di informazione è un presidio fondamentale della nostra democrazia. Non si faranno intimidire e continueranno a svolgere con abnegazione il loro lavoro", ha ricordato la deputata di Forza Italia su Twitter.
Solidarietà e vicinanza per il vile attacco subito a giornalisti e lavoratori de @LaStampa e @repubblica. La libertà di informazione è un presidio fondamentale della nostra democrazia. Non si faranno intimidire e continueranno a svolgere con abnegazione il loro lavoro.
— Mara Carfagna (@mara_carfagna) November 24, 2020
Piero Fassino, ex ministro del Pd, ha definito l'attacco indegno e ha sottolineato "l'importanza dell'informazione libera è pilastro di ogni democrazia e qualsiasi atto di violenza deve essere condannato senza se e senza ma".
La solidarietà arriva anche dai sindacati.
"Un fatto grave e vergognoso l’attacco violento di stamattina alla sede de #LaStampa e di #Repubblica a #Torino. Solidarietà della @CislNazionale alle due redazioni ed ai giornalisti. La libertà di informazione va sempre preservata", ha detto Annamaria Furlan, segretaria Cisl, in un tweet pubblicato dal sindacato.
RT FurlanAnnamaria: Un fatto grave e vergognoso l’attacco violento di stamattina alla sede de #LaStampa e di #Repubblica a #Torino. Solidarietà della @CislNazionale alle due redazioni ed ai giornalisti. La libertà di informazione va sempre preservata per… pic.twitter.com/LA41LoSvvD
— Cisl Marche (@cislmarche) November 24, 2020
Nel processo scripta manent sono coinvolte le sigle FAI- FRI, ritenute responsabili di azioni intimidatorie tra il 2003 e 2006. Sull'episodio sta indagando la Digos.
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