Queste ultime sono molto scontente della scelta di dividere l’Italia in fasce in base ai parametri epidemiologici individuati dalla Cabina di regia.
Boccia ha riferito che il sistema attuale “fino al 3 dicembre non è in discussione”, e forse quindi potrebbe subire variazioni successivamente. Una speranza seppur improbabile dal momento che poco più di due settimane dopo la scadenza del dpcm ci sarà il Natale e tutti vogliono evitare che si trasformi in una bomba sanitaria di difficile gestione.
Zampa alle zone rosse attuali chiede 10 giorni
Il sottosegretario alla Salute del PD, Sandra Zampa, chiede alle regioni che si trovano in zona rossa di pazientare altri dieci giorni prima di avere qualche informazione in più su come trascorreranno il Natale.
“Abbiamo bisogno ancora di 10 giorni per capire, stiamo andando nella direzione giusta, ma non siamo al traguardo per dire se abbiamo ottenuti una riduzione” della curva epidemiologica dice Zampa.
Che strappa anche una mezza promessa di impegno: “Se i dati lo permetteranno, si farà tutto quello che è possibile per alleggerire le restrizioni. Con una avvertenza – aggiunge la sottosegretario alla Salute –: un controllo fermissimo perché non possiamo immaginare la ripresa dei focolai e dei contagi”.
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