Identificato il cadavere dell’uomo ritrovato ieri lungo le rive del fiume Po nella zona di Chivasso (Torino).
Secondo gli investigatori è stato possibile risalire alla sua identità grazie a un tatuaggio che il ragazzo di 22 anni portava su un braccio.
Si tratta di un giovane cittadino rumeno residente nella provincia di Vercelli e già noto alle forze dell’ordine per numerosi reati penali compiuti in passato.
Il ragazzo è stato trovato da un agricoltore della zona con in dosso una felpa, i jeans e un giaccone.
Secondo la scientifica, intervenuta per i rilievi, il corpo del ragazzo non presentava segni di violenza ma solo di trascinamento.
Quel che appare certo è che non è morto lì, ma che è stato trascinato in quel posto forse dalla corrente del fiume o da qualcuno che lo ha adagiato dove l’agricoltore lo ha ritrovato.
Nessuna ipotesi viene tralasciata dal pubblico ministero Lea Lamonaca a cui sono state affidate le indagini dalla Procura di Ivrea.
Disposta l’autopsia per comprendere se si è trattato di un malore, di un suicidio o di un fatto violento.
Vercelli dista da Chivasso circa 50 chilometri, inoltre il Po non bagna Vercelli prima di giungere a Chivasso le acque del fiume attraversano Torino e lambiscono Settimo Torinese.
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