Il professore Walter Ricciardi, consigliere dell’OMS per l’Italia, torna sulla questione dei lockdown mirati e delle zone rosse di cui aveva parlato anche l’infettivologo Bassetti sabato scorso.
Ricciardi non vede dei casi regionali come i dati sembrerebbero evidenziare, ma dei casi di grandi città che presentano un accentuato numero di positivi. Quindi per il professore la soluzione potrebbe essere quella di fare “degli interventi mirati rafforzando le decisioni” prese a livello nazionale.
Ammette che però la sua strategia, per così dire, prevede la chiusura di “alcune attività” ma “in maniera chirurgica”, spiega l’ordinario di Igiene generale all’Università Cattolica di Roma intervenendo ad ‘Agorà’, il programma mattutino di Rai 3.
"La situazione è preoccupante, soprattutto in alcune aree specifiche del paese come: #Milano, #Napoli anche #Roma e il #Piemonte. Servono interventi mirati, chirurgici e purtroppo dove c'è la necessità si deve chiudere."@WRicciardi
— Agorà (@agorarai) October 19, 2020
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Le misure prese vanno bene
“Le misure prese vanno bene per tutto il Paese”, afferma il professore, tuttavia “ci sono delle aree dove la curva” epidemiologica “è talmente forte che per evitare che tra due settimane vengano prese d’urgenza” nuove misure di contenimento “è assolutamente necessario farlo ora.”
Milano, Napoli e una attenzione a Roma, sono le città che più preoccupano il professore Ricciardi.
Dati non esponenziali secondo Locatelli
Giusto ieri pomeriggio, il professore Franco Locatelli, presidente del Consiglio superiore di Sanità, aveva spiegato che attualmente in Italia la curva dei contagi è lineare e non esponenziale, e che quindi non c’è una situazione di panico in Italia.
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