A Palermo 20 persone sono finite in manette tra boss, gregari ed esattori delle cosche del capoluogo siciliano, venendo accusate a vario titolo di associazione mafiosa, associazione per delinquere finalizzata al traffico di droga, ai furti e alla ricettazione, tentato omicidio aggravato, estorsioni e danneggiamenti. Lo rende noto il Giornale di Sicilia.
Il colpo da parte dell'Arma dei Carabinieri lo hanno reso possibile i commercianti del Borgo Vecchio, che si sono ribellati all'imposizione del pizzo e, dopo innumerevoli anni di silenzio, si sono decisi a denunciare gli estortori.
A coordinare l'indagine del Nucleo Investigativo di Palermo riguardante il mandamento mafioso di Porta Nuova e, in particolare sulla famiglia di Borgo Vecchio e il boss Angelo Monti, è stato un gruppo di sostituti diretti dal Procuratore aggiunto Salvatore De Luca.
Gli inquirenti sono riusciti ad accertare oltre 20 estorsioni, con 5 casi in cui i commercianti hanno ammesso di aver pagato in seguito alla convocazione da parte delle forze dell'ordine.
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