Alice Brignoli, conosciuta mediaticamente come ‘mamma Isis’, non ha più la custodia legale dei figli. Il Tribunale per i minorenni di Milano li ha affidati al Comune di Bulciago (Lecco).
Brignoli era fuggita con il marito in Siria per unirsi all’Isis* nel 2015. Il marito è poi morto in battaglia, mentre lei è finita con quattro figli nel campo profughi di Al-Hol dove venivano confinate tutte le donne dell’Isis* dalle forze curde.
Nel campo profughi sono stati rintracciati dalle forze di polizia italiane e dall’intelligence, e quindi riportati in Italia.
La versione della Brignoli
Ai magistrati Brignoli ha detto che lei non si è mai radicalizzata e di non aver indottrinato i quattro figli, ma di aver sempre vissuto quella esperienza in modo indiretto.
Gli inquirenti hanno però ritrovato delle foto dei figli in cui indossano una tuta mimetica.
La Brignoli afferma che era il marito a combattere e non lei, e che è contenta di essere stata riportata in Italia con i suoi figli.
La donna è stata effettivamente strappata a una situazione drammatica ed estremamente pericolosa. Nel campo di Al-Hol vivono principalmente donne dell’Isis* con i loro figli.
Il campo è esternamente controllato da forze militari arabo-curde, ma all’interno nessuno è in grado di garantire sicurezza. Le donne pentite sono quindi esposte alle ritorsioni e alle vendette delle donne rimaste ideologicamente fedeli all’Isis*.
*Isis è il gruppo terroristico vietato in Russia e molti altri paesi
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