Il ragazzo di 15 anni morto all’ospedale di Palermo e giunto in Sicilia a bordo di un barcone della speranza, è deceduto presumibilmente a causa di una setticemia. Per confermare l’infezione al sangue il medico legale dell’ospedale ha disposto una autopsia sul corpo.
Il ragazzo proveniva dalla Libia ed era ospitato a bordo della nave quarantena Allegra. A salvarlo in mare la Open Arms.
Il ragazzo presentava diverse ferite sulla pelle, cicatrici e segni di torture subite presumibilmente in Libia.
Il giovane, originario della Costa d’Avorio, è morto il 5 ottobre scorso. Il medico legale ha chiesto 90 giorni di tempo per depositare la relazione sull’autopsia ai magistrati della procura dei minori che indagano sulla sua morte avvenuta per complicanze all’ospedale Ingrassia di Palermo.
A sporgere denuncia il tutore del minore non accompagnato. Ora i magistrati hanno disposto una serie di interrogatori e di indagini per approfondire la storia del 15enne, e intanto è stato disposto anche il sequestro della cartella clinica.
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