Nel quartiere del Frullone a Napoli la coda per effettuare il tampone covid-19 è iniziata intorno alla mezzanotte di quest’oggi. Tutti in coda per fare il tampone dopo essere stati a stretto contatto con un a persona risultata positiva, o presunta tale o perché si presume di avere i sintomi.
In coda dalla mezzanotte ma i cancelli aprono la mattina, la notte non si lavora e così all’apertura si forma l’assembramento anche se la fila si è autogestita durante la notte attraverso fogli volanti su cui ciascuno ha riportato il suo nome.
Le guardie giurate con il megafono iniziano un’altra giornata di passione a stretto contatto con persone che, potenzialmente potrebbero essere portatori del nuovo coronavirus ma ancora non lo sanno: ne hanno solo il sospetto.
Questa la vita di chi è entrato a contatto stretto con un caso conclamato. Una storia che accomuna Napoli a Roma, dove nei giorni scorsi i drive-in covid-19 sono stati presi d’assalto con attese durate oltre otto ore per fare un tampone che richiede pochi minuti.
Il Lazio ha provveduto aggiungendo quattro nuovi drive-in e predisponendone altri nei prossimi giorni.
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