Il virologo rileva che le prossime settimane saranno decisive per quantificare l'impatto della seconda ondata di contagi da covid sul tessuto sociale italiano.
"Il nostro sistema sarà messo a dura prova tra 15-20 giorni quando saranno riprese sia le scuole che tutte le attività economiche. Ad ottobre-novembre capiremo molte cose. L'escalation c'è ma è più lenta che nel resto d'Europa anche se è necessario non abbassare la guardia per vanificare quanto è stato fatto finora" ha dichiarato Andrea Crisanti durante il suo intervento a Viareggio.
Crisanti ha rassicurato il pubblico dicendo che i 1500 casi rilevati in Italia al giorno non sono paragonabili a quelli degli altri Paesi o alle cifre di marzo, ed ha stimato il numero massimo di casi quotidiani fronteggiabili dal sistema sanitario.
"Fino a quando si registrano 6-7mila casi al giorno le nostre strutture sanitarie sono in grado di fronteggiare e contenere il diffondersi del contagio, con l'isolamento dei soggetti. Se il numero fosse più consistente la situazione sarebbe molto difficile da gestire" precisa Crisanti.
Il virologo ha anche quantificato il numero di tamponi che andrebbe fatto ogni giorno per contenere il Covid.
"Oggi in Italia si fanno circa 95mila tamponi al giorno, contro i 350mila dell'Inghilterra. Da noi sarebbero necessari 300-350mila tamponi al giorno per contenere il Covid. Ora ci sono molti più asintomatici ma gli anziani sono più protetti e si usano giustamente molte più precauzioni soprattutto nelle case di riposo" spiega il virologo Crisanti.
Secondo gli ultimi dati del Ministero della Salute il numero complessivo dei casi di Covid-19 in Italia dall'inizio dell'epidemia ha raggiunto i 287.753 con un'aumento di 1.458 unità. I deceduti sono 7 nelle ultime 24 ore, portando il totale a 35.610, mentre i guariti raggiungono quota 213.634 con un aumento di 443 unità. Gli attualmente positivi salgono a 38.509, 1.006 in più rispetto a ieri.
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