"Questo giovane ci lascia un grande insegnamento. Un insegnamento che non vorrei che trascorsi questi giorni pieni di coinvolgimento emotivo, di giusta compassione per Willy e la sua famiglia, di sdegno verso coloro che hanno compiuto un gesto inumano, cadesse come troppo spesso accade nell’oblio o nel fermarsi a qualche targa, monumento commemorativo, intitolazione di qualche torneo di calcio o cose del genere". Con queste parole il vescovo di Tivoli e Palestrina, monsignor Mauro Parmeggiani, ha aperto la sua omelia, durante i funerali di Willy Monteiro Duarte, il giovane 21enne di Paliano, di origine capoverdiana massacrato di botte nella notte fra sabato e domenica scorsa a Colleferro.
Coraggioso, generoso, altruista... soprattutto un ragazzo.
— Caritas Roma (@CaritasRoma) September 12, 2020
Dopo tante, troppe, parole oggi finalmente ci riuniamo in preghiera per affidarti al Padre Celeste. L'unico che può aiutare i familiari e tutta la comunità a superare un momento così difficile.
Ciao Willy pic.twitter.com/poLd7FkQZz
Il vescovo ha anche esortato a non dimenticare la lezione di Willy e a ricordarne la memoria quotidianamente.
"Perché la morte barbara e ingiusta di Willy non cada nell’oblio - ha detto - impegniamoci tutti, istituzioni, forze dell’ordine, uomini e donne della politica, della scuola, dello sport e del tempo libero, Chiesa, famiglie e quanti detengono le chiavi di un potere enorme: quello dei media e in particolare dei media digitali, a comprometterci insieme, al di là di ogni interesse personale e senza volgere lo sguardo fingendo di non vedere, a riallacciare un patto educativo a 360 gradi".
🔴 "Perché la morte barbara e ingiusta di #Willy non cada nell'oblio impegniamoci tutti". Così il vescovo di #Tivoli e #Palestrina monsignor Mauro Parmeggiani, nell'omelia ai funerali di Willy pic.twitter.com/PkiCgCmGvJ
— RTL 102.5 (@rtl1025) September 12, 2020
Centinaia di giovani della zona si sono recati al campo sportivo di Paliano, dov'è avvenuta la cerimonia funebre, per dare l'ultimo saluto a Willy. Presente anche il presidente del Consiglio, Giuseppe Conte, con addosso una camicia bianca così come richiesto dalla famiglia e dagli amici della vittima del pestaggio. Hanno preso parte alle esequie anche il ministro dell’Interno Luciana Lamorgese, il presidente della Regione Lazio Nicola Zingaretti e il presidente del Consiglio regionale Mauro Buschini.
"Ora ci aspettiamo condanne severe e certe e una rigorosa esecuzione della pena", a detto alla fine della cerimonia il premier Conte, rivolgendo le sue condoglianze alla madre Lucia, al padre Armando e alla sorella Milena.
Il feretro è uscito dal campo sportivo su una carrozza funebre, accompagnato da tanti palloncini bianchi e dai saluti di quanti chiedono giustizia e verità per Willy Monteiro Duarte.
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