"Saviano ha ragione e non è il solo per fortuna, sembra evidente che ci sia bisogno di una nuova stagione a sinistra. Dopo aver rinnovato i finanziamenti alla guardia costiera libica e al memorandum, i decreti sicurezza stanno ancora là, lo ius culturae non è stato più proposto", le critiche di Santori.
Per il leader delle Sardine "al Pd non servono nuovi leader, serve nuova linfa, serve un partito che dia voce alla sua base".
Il discorso di critica all'attuale sinistra si è focalizzato anche sul referendum.
"Ora dal partito arriva il sì al referendum, è legittimo pensare che anche chi era vicino al partito possa perdere la pazienza", ha commentato Santori.
Il giovane leader nell'intervista ad AdnKronos ha anche parlato del governo Conte, verso il quale nutre un giudizio positivo.
"Il governo ha gestito una pandemia globale, non proprio una situazione ordinaria. È riuscito nella trattativa europea del Recovery Fund, ora arriverà il bello: spendere quei soldi per una vera ricostruzione. Quindi, certo che rinnovo la fiducia al governo", ha affermato.
Spazio anche per la dichiarazione di voto relativa al referendum per il taglio dei parlamentari, con appuntamento in piazza dato per domenica.
"Il 13 saremo in piazza Santi Apostoli, a Roma, per dire no al referendum con tante altre realtà, tutto il fronte del no riunito. Il significato della scelta è la responsabilità: non potevamo lasciar agire indisturbato chi compiva un attentato alla cosa pubblica, alla sovranità popolare", ha dichiarato.
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