Si chiamano Marco e Gabriele Bianchi, fratelli, e Mario Pincarelli e Francesco Belleggia, i ragazzi tra i 22 e i 26 anni che hanno picchiato a morte Willy Monteiro Duarte a Colleferro, nella notte tra il 5 e il 6 settembre.
Dai primi riscontri i quattro avevano già precedenti penali nel loro medagliere personale. Ora sono tutti indagati per il gravissimo reato di omicidio preterintenzionale in concorso, con l’aggravante dei futili motivi.
Nato in Italia da una famiglia originaria di Capo Verde, Willy era appena uscito da un locale dove aveva trascorso la serata con degli amici quando, per circostanze in via di chiarimento da parte dell’autorità giudiziaria, sono stati aggrediti dal gruppo che già aveva dato vita a una rissa in strada.
Forse Willy e gli amici hanno provato a placare gli animi ma con il risultato di essere stati a loro volta fagocitati dalla violenza cieca di quei quattro giovani delinquenti.
Gli amici sono riusciti a sottrarsi alla furia omicida, ma Willy potrebbe essere stato colpito da un violento calcio alla testa.
Il padre di uno degli amici di Willy non ha esitato a definire “bestie, perché solo così si possono definire”, quelli che hanno ucciso il 21enne di Colleferro.
In cinque contro uno per trascorrere un ennesimo fine settimana “divertendosi” a pestare gli altri. Una triste realtà sociale che da decenni riguarda il tessuto sociale italiano.
Il ministro degli Esteri, Luigi Di Maio ha scritto sui social che Willy merita giustizia.
Non si può morire così. A 21 anni, ucciso da un branco di delinquenti, pestato a calci e pugni. Non è possibile. #WillyMonteiroDuarte merita giustizia e chi lo ha ucciso deve pagare una pena esemplare.
— Luigi Di Maio (@luigidimaio) September 7, 2020
La violenza è una cosa disgustosa. #Colleferro ➡️ https://t.co/rXQfE1F3ej pic.twitter.com/sOaFbV7bY1
Sui social anche il leader della Lega, Matteo Salvini, ha chiesto giustizia per il ragazzo.
#WillyMonteiro era un ragazzo d'oro e benvoluto da tutti, gran lavoratore, sognava di indossare la maglia della sua amata Roma.
— Matteo Salvini (@matteosalvinimi) September 7, 2020
È morto per un gesto di altruismo.
Picchiato con ferocia da esseri disumani, ucciso per aver difeso un amico. #Colleferro pic.twitter.com/VqoGRcabl2
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