Una anziana coppia di Venezia ha provato a dimostrare questa loro desueta tesi partendo in pieno lockdown alla volta di Lampedusa. Lo riporta la Stampa.
Violando tutte le disposizioni previste dal governo e dalle regioni, ma senza che nessuno sia stato in grado di fermarli, hanno viaggiato con la loro auto fino a Termini Imerese (Palermo) dove sono riusciti a vendere la loro auto e a noleggiare una imbarcazione.
Dotati di una bussola, che dovrebbe essere da loro rinnegata perché si basa sul principio del magnetismo terrestre, hanno tentato la circumnavigazione della Sicilia per raggiungere Lampedusa.
Gli attempati Marco Polo, che il nostro immaginario li vede un po’ malfermi, se non sulle loro gambe, sicuramente nella loro capacità di portare a termine l’impresa, sono naufragati a Ustica.
Quando se li sono visti arrivare le autorità locali hanno pensato a due albini provenienti dall’Africa, e invece no. Si trattava di due terrapiattisti di Venezia.
Posti in quarantena obbligatoria a bordo della loro imbarcazione, sono scappati più volte e sempre sono stati ripresi dalla Guardia Costiera.
La storia, che un po’ fa sorridere, termina con i due terrapiattisti sconfitti e costretti a tornare in Veneto via terra.
Speriamo non abbiano deciso, lungo il cammino di ritorno, di provare a confermare la loro antiquata tesi camminando verso il nord Europa, dove potremmo un giorno ritrovarli congelati, magari al Polo Nord.
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