Si sono aggravate le condizioni della giovane ragazza di Palermo rientrata dalle vacanze trascorse a Malta dove ha contratto il nuovo coronvairus e che da giovedì è ricoverata all’ospedale Cervello del capoluogo siciliano.
I medici del reparto di malattie infettive ne hanno disposto il trasferimento in terapia intensiva per l’aggravarsi del quadro clinico.
L’assessore alla salute della Regione Siciliana, Ruggero Razza, ha reso noto che la Regione tiene “molto a cuore il focolaio maltese che rappresenta un numero significativo di casi. Esiste un collegamento diretto tra Sicilia e Malta – ha aggiunto l’assessore – che fa viaggiare più di mille persone al giorno. Questo sul fronte organizzativo sta impegnando molto l’Asp di Ragusa”, riporta il PalermoToday.
Quarantena per chi rientra da Malta in Sicilia
Il governatore della Sicilia, Nello Musumeci, ha disposto con una ordinanza in vigore dal 14 agosto la quarantena obbligatoria per chiunque rientra da Malta, Grecia e Spagna.
I vacanzieri siciliani dovranno trascorrere, dopo la vacanza in queste località, 14 giorni chiusi in casa.
Tale obbligatorietà è stata in seguito estesa anche a chi rientra dalla Croazia dal momento che, nelle località di villeggiatura croate, nessuna cautela e controllo è stata presa in considerazione, come hanno mostrato le immagini del Tg1 recatisi con una troupe sul posto.
400mila vacanzieri da controllare
Per quanto gli italiani si dice abbiano scelto di trascorrere le vacanze in Italia, l’assessore Razza ha reso noto che sono 400mila i siciliani registratisi al portale SiciliaSiCura, per sottoporsi “al triage telematico” previsto dalla regione secondo una misura più restrittiva rispetto a quella nazionale.
Assalto all’ospedale Cotugno di Napoli
All’ospedale Cotugno di Napoli, invece, oltre 200 giovani tra i 19 e i 25 anni nei giorni scorsi si sono precipitati presso il nosocomio chiedendo di potersi sottoporre al tampone.
Il direttore della struttura sanitaria è andato su tutte le furie con questi irresponsabili che, dopo aver trascorso la vacanza senza alcuna cautela per la loro personale salute, si sono presentati in massa presso il presidio ospedaliero minacciandone la sicurezza sanitaria.
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