Secondo Massimo Galli, direttore del reparto di Malattie infettive dell’ospedale Luigi Sacco di Milano, tenere i migranti a bordo delle navi quarantena è un grave errore perché a bordo delle navi il virus dilaga.
Secondo l’esperto il case history è la nave da crociera Diamond Princess gestita dalle autorità nipponiche nel mese di febbraio, che moltiplicò i casi di infezione a bordo rendendo la situazione esplosiva.
Gli infettati furono 700, con un “numero riproduttivo basale spaventoso” dice l’infettivologo in una intervista concessa a Il Messaggero.
Meglio a terra che sulle navi
Secondo Galli le navi quarantena non sono la soluzione, mentre bisognerebbe trovare strutture idonee sulla terra ferma perché offrono condizioni di distanziamento fisico maggiore, garantendo quindi condizioni di trasmissività del nuovo coronavirus più contenute.
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