Amedeo Franco, magistrato che fu relatore in Cassazione al processo contro Silvio Berlusconi nel 2013, che vide una condanna per frode fiscale contro Silvio Berlusconi, che fu all'origine della decadenza da senatore per il Cavaliere, disse che si trattò "di una grave ingiustizia", perpetrata da un "plotone di esecuzione".
Queste parole sarebbero state pronunciate da Franco in un incontro con lo stesso Berlusconi, che avvenne dopo la sentenza. Infatti i due durante l'incontro non erano soli e uno dei presenti registrò la conversazione.
Nella registrazione si sente dire Franco che secondo lui Berlusconi era stato trattato ingiustamente, e che aveva l'impressione che "tutta questa vicenda sia stata guidata dall’alto". Inoltre si sente dire il magistrato che c'erano "pregiudizi" e che era "deluso profondamente" da questo "modo di fare per... colpire le persone, gli avversari politici".
Fino a ora le registrazioni erano rimaste nascoste per rispetto del magistrato ancora in attività. Tuttavia Franco è deceduto lo scorso anno, e quindi gli avvocati dell'ex Premier hanno deciso di farle emergere allegandoli come prove al ricorso presentato alla Convenzione europea per la salvaguardia dei diritti dell'uomo e delle libertà fondamentali (CEDU) contro la condanna.
Lo scoop viene da Piero Sansonetti che ha pubblicato le trascrizioni delle registrazioni sul Riformistal.
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