L'annuncio della rilevazione dei primi tre soggetti positivi attraverso l'app Immuni arriva dal presidente della Liguria Giovanni Toti durante un punto stampa sull'emergenza coronavirus a Genova.
"Tre soggetti risultati positivi al tampone sono stati forniti del codice numerico per dare l'alert nell'app Immuni. Quindi gli altri utenti che hanno scaricato la app saranno avvisati. Credo sia utile per continuare a tracciare il contagio e a tenerlo sotto controllo," ha affermato il governatore.
L'App è ancora in sperimentazione in quattro regioni d'Italia Abruzzo, Liguria, Marche e Puglia, ma da lunedì il suo uso si estenderà a tutta l'Italia. L'applicazione è disponibile sugli store digitali dal primo giugno ed è già stata scaricata da circa 2,2 milioni di persone.
Sia il Premier Conte che il commissario Arcuri si sono detti ottimisti in vista dell'App sia per quanto riguarda la tutela della privacy che per la sua efficacia.
Tuttavia secondo un sodaggio di Demos, solo il 38% degli italiani si sarebbe dichiarato disponibile a scaricarla e a installarla.
A cosa serve
La app servirà ad allertare le persone entrate in contatto con un positivo, per consentire l'immediata quarantena e avviare tempestivamente, laddove ce ne sia bisogno, il protocollo sanitario di cure. Il tracciamento, non obbligatorio, servirà a rompere la formazione di eventuali catene di contagio ed evitare una nuova ondata epidemica.
Come funziona
L'utilizzo dell'app dovrà coniugare l'esigenza di sicurezza e prevenzione alla tutela della riservatezza dei cittadini, soprattutto in materia di informazione personale sensibile, come quella relativa alle condizioni di salute.
Potrà avvenire in forma anonima o sotto pseudonimo, in modo da salvaguardare l'identità dell'utente. Le informazioni raccolte dall'app non saranno centralizzate ma resteranno nei dispositivi personali di chi utilizza il tracciamento digitale. Gli utenti saranno avvertiti nel caso di contatto con un positivo, senza che l'identità di questi venga rivelata. Tutti i dati saranno cancellati entro il 31 dicembre 2020.
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