Il peschereccio Nuova Iside, disperso nella zona di mare compresa tra Palermo e Ustica, potrebbe essere stato speronato da un altro natante.
Ad affermarlo è l'avvocato Aldo Ruffino, legael delle famiglie di Matteo e Giuseppe Lo Iacono, due dei tre pescatori che si trovavano a bordo del "Nuova Iside" e i cui cadaveri sono stati ripescati nei giorni scorsi.
Proseguono le ricerche del terzo dei componenti dell'equipaggio, Vito Lo Iacono.
"Alle 21.45 di martedì il peschereccio ha inviato un segnale alla capitaneria attraverso il Blue Box, il successivo sarebbe dovuto partire due ore dopo, alle 23.45, ma così non è stato. Fra l'altro, alle 22 Giuseppe Lo Iacono ha sentito telefonicamente la famiglia e non sembrava preoccupato", ha spiegato l'avvocato Ruffino, sottolineando come le condizioni meteo di quella sera non possano aver affondato un peschereccio di 16 metri.
La Procura di Palermo ha disposto l'apertura di un fascicolo d'inchiesta e l'autopsia dei due corpi già recuperati, che potrà fare luce sulla dinamica degli eventi.
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