Dopo i tamponi laringofaringei è ora corsa ai test sierologici e le Regioni e lo Stato sono alla ricerca di società che forniscano i test in grandi quantitativi.
Secondo la Procura di Milano, però, l’affidamento diretto dato alla multinazionale Diasorin per la sperimentazione dei test sierologici, merita una indagine conoscitiva.
La sperimentazione nella fattispecie è portata avanti con la collaborazione del Policlinico San Matteo di Pavia e sono iniziati il 23 aprile scorso per rilevare la presenza di anticorpi dopo l’infezione da Covid-19 nei cittadini lombardi.
Una società di Lodi, la TechnoGenetics, ha però presentato un esposto in Procura dopo aver presentato anche un ricorso al Tar sulla decisione della Regione Lombardia di preferire la multinazionale Diasorin con sede a Saluggia (Vercelli).
Secondo la società di Lodi l’accordo esclusivo firmato tra Diasorin e Regione, più l’ospedale di Pavia in data 26 marzo, non è legittimo.
Da qui la decisione della Procura di indagare su quanto sta avvenendo per scongiurare che vi siano alterazioni nelle gare d’appalto per i dispositivi sanitari richiesti dagli enti pubblici in questa fase emergenziale.
Le indagini sono state affidate al Nucleo di polizia economico finanziaria della Guardia di Finanza.
Alcuni giorni fa è iniziato a lavorare il call center con 300 addetti della Croce Rossa per telefonare alle persone selezionate a fini statistici per un'indagine dell'Istat per capire l'immunità al coronavirus in base ai test sierologici sugli anticorpi.
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