Oggi in totale sono in totale 4,4 milioni i lavoratori che torneranno alle aziende, mentre 2,7 milioni rimarranno a casa. Allo stesso tempo bisogna tener conto del fatto che il 69,6% dei lavoratori ha continuanto a recarsi in azienda per lavorare e che il via libera di lunedì riguarda solo il 18,9% del totale.
La maggioranza sono uomini, circa 3,3 milioni (74,8% del totale), mentre le donne saranno 1,1 milioni (25,2%). Per quanto riguarda la fascia d'età, la maggior parte in numeri assoluti sono principalmente dipendenti tra i 40 e i 49 anni, ma in percentuale il 70% di coloro che tornano al lavoro appartengono alla fascia di età tra 50 e 59 anni e il 60% ha più di 60 anni. In Lombardia, Emilia-Romagna, Piemonte, Veneto e Marche, "il tasso di rientro è pari all'incirca al 69%".
Si potranno visitare anche parenti ma non gli amici
Palazzo Chigi ha chiarito chi sono i "congiunti" con cui è consentito incontrarsi da lunedì con il Dpcm del 26 aprile: "L'ambito cui può riferirsi la dizione 'congiunti' può essere derivato indirettamente, sistematicamente, dalle norme sulla parentela e l'affinità, nonché dalla giurisprudenza in materia di responsabilità civile. Alla luce di queste riferimenti, si dovrebbe considerare che i "parenti" a cui si riferisce il Dpcm comprendono: coniugi, partner, partner in unioni civili, persone collegate da un legame emotivo stabile, nonché parenti fino al sesto grado e gli affini fino al quarto grado (come, ad esempio, i cugini del coniuge)".
Tuttavia rimangono esclusi gli amici dal gruppo di persone che possono essere visitate a partire da questo lunedì, poiché non considerati tra i legami emotivi stabili.
La Fase 2 del lockdown del coronavirus
Lunedì 4 maggio l'Italia esce ufficialmente dal lockdown con l'allentamento delle misure anti-Covid, che prevede la riapertura di alcune attività economiche e sociali, pur mantenendo obbligatorie alcune norme di sicurezza sanitaria come l'uso dei dispositivi di protezione. Ieri il Presidente del Consiglio, Giuseppe Conte, è intervenuto con un post dalla sua pagina Facebook per ribadire agli italiani di essere responsabili nella nuova fase di convivenza con il virus.
Tuttavia il primario infettivologo del Sacco di Milano Massimo Galli ha dichiarato nel corso della giornata che con l'avvio della Fase 2 occorre restare prudenti perché il virus circola ancora e non è stato definitivamente debellato.
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